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La Colchicina può prevenire gli eventi cardiovascolari nei pazienti con malattia coronarica stabile


La Colchicina, spesso utilizzata per il trattamento della gotta e della febbre mediterranea familiare, per le sue proprietà anti-infiammatorie che inibiscono la funzione dei neutrofili, sembra ridurre il rischio di eventi cardiovascolari nei pazienti con malattia coronarica stabile.

Lo studio LoDoCo ( Low-Dose Colchicine ) ha coinvolto 523 pazienti con malattia coronarica stabile trattati con Acido Acetilsalicilico [ Aspirina ] e/o con Clopidogrel [ Plavix ] ( 93% ) e con statine ( 95% ), che sono stati assegnati in modo casuale a Colchicina 0.5 mg/die oppure a trattamento senza Colchicina.

Il periodo osservazionale è stato in media di 3 anni.

L'endpoint primario ( composito di sindrome coronarica acuta, arresto cardiaco extraospedaliero o ictus ischemico non-cardioembolico ) è stato raggiunto nel 5.3% dei pazienti assegnati a Colchicina e nel 16% assegnato a trattamento senza Colchicina ( hazard ratio, HR=0.33 ).

E’ stata anche condotta una analisi secondaria pre-specificata che ha escluso 39 pazienti che avevano abbandonato lo studio entro 30 giorni a causa di effetti avversi o che non avevano ripreso il trattamento.
In questo gruppo, l'endpoint primario si è verificato nel 4.5% dei pazienti assegnati a Colchicina e nel 16% del gruppo non-Colchicina ( HR=0.29 ).

Tuttavia, l'uso diffuso della Colchicina può essere limitato dagli eventi avversi, come la intolleranza intestinale, il rischio di mialgia e di rabdomiolisi nei pazienti con insufficienza renale. ( Xagena2013 )

Fonte: Journal of American College of Cardiology, 2013

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